Amo i negozi dell'usato e dell'antiquariato. Non solo vendono oggetti con una storia alle spalle, che sembra donargli maggiore energia e profondità, ma permettono alle cose di rivivere, di continuare la loro storia, di mano in mano, senza finire nel dimenticatoio o, peggio, in una discarica. Nell'epoca dell'usa e getta sono l'ultimo baluardo di resistenza e di memoria di quegli oggetti nati per resistere al tempo. Penso che il loro lavoro silenzioso sia importante per tramandare qualcosa, perché la storia dell'uomo è anche la storia dei piccoli oggetti quotidiani, e un secolo che produce oggetti nati solo per essere buttati è un secolo destinato a lasciare in eredità solo rifiuti.
Ieri sono incappato in uno degli affascinanti granai americani colmi di "oggetti con una storia alle spalle". Trovo estremamente affascinanti questi luoghi, che conservano e accumulano di tutto, anche semplici oggetti di campagna arruginiti, quasi volessero salvarli dallo scorrere del tempo. Qui, anche un banale martello coperto di ruggine emana un'aurea ammaliante. Ho comprato una vecchia targa del Maine, che porterò con me a casa come ricordo, e un'antica borraccia di latta, simile a quelle militari, che diverrà, insieme al mio zaino azzurro, la mia nuova compagna di viaggio. Da oggi comincia la sua nuova vita.
La carta associata è "I picciotti", che in questo caso può essere vista non come un banco di scommesse, ma come il tavolo di una compravendita.
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